Perchè fare un curriculum? Serve davvero nel mondo della musica?
Ebbene si, si fa fatica a crederci ma quello del musicista è un lavoro per molte persone e come in tutte le attività lavorative la tua esperienza in qualche modo ti qualifica.
Ma come deve essere redatto il curriculum di un musicista?
E’ una domanda a cui è difficile dare una risposta precisa ma per esperienza almeno “anagrafica” mi sento di dare qualche consiglio. Il primo è individuare il vostro “target” cioè le persone a cui è rivolto. Per esempio: il vostro scopo è insegnare? Bene dovete soprattutto riportare tutte le vostre esperienze di insegnamento.
Può sembrare banale e scontato ma dopo aver letto curriculum di persone che scrivono solo le proprie esperienze di studio per me è come leggere in un curriculum lavorativo “ha studiato alle elementari all’istituto X e ha frequentato il liceo all’istituto Y”. Riportarlo non è sbagliato in assoluto trattandosi di un percorso di formazione ma mancano alcuni tasselli importanti.
Nei lavori “ordinari” il curriculum studiorum è necessario perché quei titoli abilitano all’esercizio di alcune professioni e c’è una informazione importante: il voto (che vi rende almeno formalmente migliori o peggiori di altri che hanno conseguito lo stesso titolo con un voto differente).
Nel mondo della musica esistono dei titoli riconosciuti che vi abilitano all’insegnamento statale, ma per il resto il fatto che abbiate seguito seminari e frequentato lezioni private non fa di voi necessariamente né dei buoni insegnanti né dei musicisti migliori. In assenza di titoli riconosciuti dovete basarvi un po’ sul vostro istinto e sulla fama dell’insegnante. In un seminario si può apprendere qualche trucchetto e qualche nozione ma niente di più, studiare invece con un Maestro dal valore riconosciuto e per un periodo abbastanza lungo è secondo me una qualifica migliore.
Se il vostro obiettivo è invece suonare dal vivo o in studio lì la cosa si complica non poco. Oggi è davvero difficile accumulare esperienze significative per la maggior parte dei giovani perché il lavoro è diminuito tantissimo e perché è profondamente cambiato il mondo della musica. In questo caso il mio consiglio è: siate il più veri possibile.
So che anche questa può sembrare una cosa scontata ma ho letto curriculum ridicoli di persone che parlano di Tour per 2 feste di piazza alla sagra della salsiccia o scrivono “ha suonato con” come se avessero fatto un tour e magari l’artista se lo sono trovati sul palco una sera per caso oppure ci hanno suonato una cover a distanza in un video su Facebook. Semplicemente dite come è andata, anche una serata occasionale è una esperienza lavorativa. Vi faccio un esempio: nel mio curriculum non leggerete: ha suonato con Gianni Morandi ed Arisa, leggerete: ha suonato al concerto di Piazza Maggiore a Bologna con la band di Teo Ciavarella accompagnando per l’evento vari artisti fra cui Gianni Morandi e Arisa. E’ comunque una esperienza lavorativa importante di fronte a migliaia di persone non vedo perchè spacciarla velatamente come tour scrivendo: “ha suonato con Gianni Morandi”. Poi non abusate del termine collaborazione: una collaborazione è quando venite pagati non quando nessuno vi paga o addirittura pagate voi. Il gratis nel mondo del lavoro vi si ritorcerà contro, sappiatelo. Se poi avete pagato un professionista al limite è lui ad aver collaborato con voi non il contrario. Se non siete veri verrete scoperti e mi dispiace per voi, nell’epoca dei social verrete anche sbugiardati. Magari non pubblicamente ma nel privato (e soprattutto nell’ambiente lavorativo) tutti sapranno chi siete davvero.
Altro consiglio: cercate di essere sintetici e selettivi. Se dovessi scrivere tutte le cose che ho fatto ci vorrebbero ore solo a leggerle, ho cercato di riportare le mie esperienze più significative.
Infine: documentate, documentate, documentate. Non c’è una singola parte del mio percorso che io non possa riportare con prove fotografiche, video, interviste, articoli di giornale, copertine di dischi o altro. Conservate tutto anche quello che oggi può sembrarvi insignificante.
Ma come deve essere fatto un curriculum e soprattutto cosa scrivere se le esperienze sono limitate a causa della giovane età o anche solo per la mancanza di occasioni?
Mentire o gonfiare il curriculum non vi aiuterà. Rispettate sempre il principio della verità e soprattutto costruitevi con pazienza la stima degli addetti ai lavori, prima o poi qualcosa arriverà. Ma soprattutto NON scrivete nel curriculum: ha fatto un video che ha avuto più di tot visualizzazioni su Facebook, vi prego non fatelo, lo dico per voi.
E sugli endorsement siate generici, dite al limite che avete dei contratti di collaborazione con delle aziende (per questa cosa vi rimando al mio articolo sugli endorsement che trovate a questo link)
Buona musica a tutti
Come sempre piacevole da ascoltare, serio e credibile. Si coglie al volo la veridicità delle tue parole. Si chiama onestà intellettuale. Chapeau!
Non fa una piega! Grande Giorgio